Pippo Baudo è un professionista... Gabriella Carlucci?

Determinate verità sono talmente luminose che nessuno sente il dovere di dimostrarle. Si dà per scontato che l'ascoltatore sia daccordo e si risparmia tempo nella discussione. "Sean Connery è più affascinante ora che da giovane". "Maradona è un grandissimo calciatore". "Pippo Baudo è un professionista".

Ovviamente alle volte capitano casi di dissenso anche su tali verità. Io avevo un'amica che, non avendo praticamente mai acceso un televisore sino a pochi anni fa, non aveva mai sentito parlare di Raffaella Carrà. Di Pippo Baudo non mi sono informato, potrebbe metterlo in discussione. Quando capitano questi casi si sorride dell'ingenuità della persona. Ovviamente il suo eventuale parere sarebbe collegato alla sua completa ignoranza sulla materia televisiva, tanto da non vedere una verità così evidente per chi conosca la storia del personaggio, la sua pluridecennale esperienza macchiata da pochissimi errori. Può essere noioso, può non piacere. Ma qualsiasi presentatore in Italia non può non fare i conti con Pippo Baudo e il suo modo di presentare, e chiunque abbia visto la televisione negli ultimi anni lo sa.

Aspettate. Sto scrivendo un post su Pippo Baudo? Ovviamente no. Scrivo questa premessa perché probabilmente è un esempio che Gabriella Carlucci coglie più semplicemente del caso della Teoria dei Campi in cui si è andata a imbarcare. Critica in pratica il concorso con cui è stato scelto il nuovo presidente del CNR, concorso per la prima volta (da quando seguo i concorsi del CNR ^^ ) svolto in modo esplicito e assolutamente meritocratico.

Inizia la sua lettera con uno splendido "Nel proporlo alla presidenza del Cnr Luciano Maiani e’ stato definito fisico di alto profilo dotato di grandi capacita’ manageriali. Niente di piu’ falso" e continua poi con una frase che veramente lascia basiti "la tanto pubblicizzata scuola romana della Sapienza: i famosi “eredi di Fermi” che ancora non hanno prodotto nulla di scientificamente rilevante, ma che sono molto abili nel procurarsi posizioni di potere: Cabibbo e’ stato presidente dell’Infn e dell’Enea, Petronzio e’ l’attuale Presidente dell’Infn, Parisi ha presieduto il Comitato di Alta Consulenza che ha portato Maiani alla presidenza del Cnr".

Ora. Io posso capire che la Carlucci di neutrini non ne sappia nulla, per carità. Posso immaginare che non sappia cosa sia l'Angolo di Cabibbo o la matrice CKM. Qualsiasi laureato in fisica delle particelle nel mondo lo sa ovviamente, ma lei no: fa la presentatrice, perché dovrebbe saperlo?
Posso capire che lei non abbia idea di cosa sia uno spin glass e, di conseguenza, cosa il metodo delle repliche ci dica della sua statistica. Mi risulta già più difficile immaginare che lei non conosca, almeno per sentito dire, la fama di Parisi. Stiamo parlando di un fisico che ha vinto la Medaglia Boltzmann (il più alto riconoscimento nella meccanica statistica... ma probabilmente a questo punto posso ipotizzare che la Carlucci non conosca neppure Boltzmann, o non lo giudichi comunque degno di presiedere al CNR), conosciuto in tutto il mondo sia per i suoi studi giovanili sia per la sua poliedricità in vari studi legati alla teoria del Caos. La scala data dall' h-index (che misura in modo automatico il valore di uno scienziato da quante citazioni ricevono le sue pubblicazioni... con tutti i limiti che tale sistema ha ovviamente) mette Parisi nei primi dieci al mondo nelle alte energie, primo degli Italiani.

Posso capire che lei non lo sappia. Non riesco però a capire come si possa, in particolar modo essendo onorevole, criticare qualcuno così autorevole in modo così becero senza avere idea di cosa si stia parlando.

La situazione è già assurda ovviamente. Ma non finisce qui. Peggiora (tanto da convincermi a scrivere questo post). Nell'articolo la Carlucci cita anche il premio Nobel Sheldon Glashow, spiegando che anche lui concorda con lei. Ovviamente Glashow, notoriamente molto amico di Parisi e Cabibbo, manda una lettera inorridito in cui spiega che non è assolutamente vero e, anzi, si sta parlando di "stellar luminaries". Vabbè, chiunque di fronte alla levata di scudi da premi Nobel e da tutto il mondo della ricerca internazionale avrebbe detto: beh certo... son brava...ho anche presentato Sanremo... ma forse in effetti la Teoria dei Campi non è il mio pane.

Lei no. Risponde (in modo delirante) a Sheldon Glashow. Con una argomentazione a dir poco splendida: "se Maiani e i suoi amici sono, come Lei dice, luminari stellari stimatissimi in tutto il mondo, perché non hanno mai vinto il premio Nobel ?"
Per chi non fosse del campo, di Italiani che hanno vinto il Nobel per la fisica ce ne sono quattro: Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Emilio Segrè, Carlo Rubbia. E' inutile far notare come l'argomentazione tirata fuori varrebbe altresì per nomi talmente importanti sia italiani (la signora Carlucci intende quindi che Majorana o Pontecorvo non siano "stellar luminaries"? Jona-Lasinio?) sia mondiali (il primo nome che viene in mente è Madame Wu, ma la lista sarebbe infinita) da renderla davvero una barzelletta.

Ma secondo me la parte più divertente dell'intera questione è un'altra. L'unico fisico italiano premio Nobel per la Fisica vivente (Carlo Rubbia) fu cacciato dal governo di centro destra dalla presidenza dell'ENEA, perché aveva criticato la politica del governo sulla ricerca.
Storico l'attacco mossogli da Claudio Regis (un elettricista non laureato in area Lega), in cui ne critica le compotenze tecniche.

E' che la Carlucci vuole solo il meglio per la ricerca italiana... non bastano vincitori della Medaglia Dirac... non bastano premi Nobel. Vedremo di fare il possibile per riesumare Galileo.