I Costi del Nucleare

Non riesco a capire come in televisione si riesca a parlare per ore di Energia senza usare un numero, come se fosse un tema politico. Le politiche energetiche sono una questione esclusivamente tecnica. Affrontare un problema economico e scientifico come se fosse un problema ideologico è buffo.

In un vecchio post parlavo del Nucleare e del Solare e criticavo il referendum dell'87. Il solare, in Italia, non è mai esploso. Parliamo ora della situazione un quarto di secolo dopo, qual'è la scelta giusta da fare in questo momento?

Non parlerò dei problemi morali del Nucleare, degli armamenti, delle scorie. Soprattutto non parlerò dei rischi: le centrali nucleari sono sicure. Chi dice il contrario lo fa per parlare alla pancia delle persone. Non esplodono, non fanno ammalare chi ci vive vicino. Le pecore non sviluppano tentacoli. Non troverete informazione terroristica su questo Blog.

Si parla invece di soldi, quale tecnologia conviene. Vediamo al volo due grafici, di diverse fonti.

Primo, da Nuclear Fissionary, un sito di informazione apertamente Pro-Nucleare, i costi comparati delle varie fonti energetiche per kWh


Il Nucleare sembra un'ottima alternativa ai combustibili fossili. Il Solare non ha speranze. Vediamo però un altro grafico. Questa volta da NoWarn, un sito apertamente anti-Nucleare

Il grafico è questa volta nel tempo. Questo grafico è finito sull'informazione di massa qualche tempo fa, il sorpasso del Solare sul Nucleare. Notare anche la scala del grafico: da 2000 al 2010 il Nucleare ha triplicato il suo costo, il Solare dimezzato.

A cosa servono i grafici se mostrano dati diversi? Questo è il classico momento in cui, in un Talk Show, il rappresentante Rosso fa vedere un grafico, il rappresentante Azzurro ne fa vedere un altro, e i due si mettono a litigare. Il conduttore cerca di allontanare più rapidamente possibile l'attenzione dai numeri, che annoiano il pubblico e abbassano l'audience, e manda un video sui bambini di Chernobyl.

Cosa dovrebbe invece fare? Fermare tutto e capire perché due siti diversi portano due numeri diversi per la stessa cosa. Come sono calcolati i numeri? Due valori non possono essere entrambi giusti. Ovviamente, essendo fonti di parte, sono entrambi sbagliati.

Nella prima figura, vi sono vari appunti da fare. I dati si rifanno a centrali esistenti, e non a centrali future. Non ai costi di una centrale da costruire ora, ma ad una già costruita. Inoltre non specifica, dei costi di smantellamento, quanti siano da intendere specifici alla situazione statunitense e quanto si possano estendere al resto del mondo (negli USA e in Francia il governo aiuta grazie al programma bellico le centrali a liberarsi di scorie). Stimare esattamente quanto questo influenzi è difficile, ma come vedremo non è importantissimo. Realisticamente, da altri studi simili meno di parte, una buona stima può essere un costo del nucleare di un 50% superiore all'equivalente centrale a carbone.

È inutile soffermarsi sulla stima esatta per via dell'errore macroscopico nel secondo grafico. È curioso perché vi sono due modi per ottenere quel risultato, e entrambi gli errori sono stati fatti, in studi diversi, per arrivare alla stessa conclusione.
Quello fatto nello studio in figura, è considerare i costi al netto degli incentivi statali. Un fattore 3, visto che in North Carolina tra incentivi governativi e federali si copre il 65% dei costi.
Altri studi simili, fanno un conto misurando la potenza massima, invece della potenza media oraria. La differenza è che per il nucleare la potenza prodotta è essenzialmente costante, con fluttuazioni intorno al 5%. Per il solare, nell'arco delle 24 ore la potenza massima si ha solo per 5-6 ore, per altre 6-7 ore si lavora a regime ridotto, e per 12 ore non si lavora. Totale? Una stima di un fattore 3 è più o meno accettata in studi simili alle nostre latitudini. Un reattore nucleare produrrà quindi una quantità d'energia, a parità di potenza massima, tripla rispetto ai pannelli solari.

Tutto sommato, se guardiamo al presente, una figura come la prima è quindi più ragionevole. Il Nucleare costa attualmente un 50% in più dei combustibili fossili, ma è ancora almeno la metà più economico del solare fotovoltaico.

Fine del discorso? Assolutamente no.
Guardiamo gli andamenti nel tempo e vediamo che il sorpasso è solo rimandato. Triplicando il costo del solare fotovoltaico, il sorpasso è annunciato nel 2016, quando il Nucleare Italiano non sarebbe ancora uscito dalla fase di progettazione. Chi è che, guardando gli andamenti di quel grafico, potrebbe realisticamente pensare di investire ora sulla tecnologia rappresentata dalla linea gialla?

Vi è anche di più. La velocità di evoluzione di una tecnologia, dipende dal suo uso, dai pezzi prodotti, dagli investimenti fatti. Vi è una nota relazione tra i pezzi prodotti e velocità con cui i prezzi scendono. La lenta evoluzione passata è frutto anche dei bassissimi finanziamenti al solare, e della scarsa produzione, dei pochi centri di produzione. Con la diminuzione dei prezzi vi sarà un incremento della produzione che porterà ad una nuova diminuzione dei prezzi, e così via. Per il solare è possibile una nuova legge di Moore.

Aggiungo infine che il confronto tra fotovoltaico e nucleare è intrinsecamente sbagliato, vi sono costi fissi diversi, investimenti diversi, tempi diversi per riottenere l'investimento, dimensioni e scalabilità diverse. Bisognerebbe aggiungere nel confronto il solare termico, l'eolico. Ma, appunto, lo scopo dell'articolo era solo chiarire i numeri che spesso si vedono in giro, il prezzo per kWh. Non sono ovviamente gli unici numeri da considerare.

Riassumendo, ancora non è il momento del solare. Non ci sono complotti, il mondo è sostanzialmente privo di energia fotovoltaica perché è, ancora, troppo costosa. Ma è questione di tempo, poco tempo. Tra il 2015 e il 2020. Quello che deve fare attualmente un governo responsabile è investire tanto in ricerca, ed essere pronto al cambiamento. Quello che non deve fare, è bloccarsi su una tecnologia che è ridicolmente in declino in tutto il mondo.

Potremmo essere, in Italia, i più furbi di tutti.
Potremmo aver bloccato il nucleare nell'87, con partiti politici che festeggiavano e continuavano a dirci che il popolo dei Solari aveva vinto sui Nucleari, quando il costo del fotovoltaico era circa cento volte quello del nucleare. Per poi ritornare al Nucleare esattamente quando il solare diventa conveniente. Genio!